Il concorso istruttore amministrativo contabile.
Chi è e cosa fa l’istruttore amministrativo contabile
Il ruolo di istruttore amministrativo contabile è omologo a quello di istruttore amministrativo, ma in più ha competenze di contabilità pubblica. E’ quindi normalmente applicato negli uffici che hanno funzioni di bilancio e e risorse economiche.
E’ piuttosto frequente sia nelle amministrazioni centrali che locali, ed appartiene alla fascia C. Per avere un’idea più precisa puoi consultare la pagina descrittiva del ruolo di istruttore.
Il concorso per istruttore amministrativo contabile, come è fatto e come prepararsi
REQUISITI RICHIESTI
Il titolo di accesso più frequentemente richiesto è il diploma di tipo contabile (ex ragioneria, per intenderci). Naturalmente è possibile partecipare anche con le lauree corrispondenti del gruppo economico. A volte sono ammessi anche i diplomati in generale.
COME PREPARARE IL CONCORSO
Normalmente nel programma del concorso troverai più o meno tutto Diritto Amministrativo più contabilità di Stato se il concorso è un una amministrazione centrale, Pubblica – cioè comprensiva delle regole contabili degli enti locali – se il concorso è per un ente locale.
I singoli bandi possono naturalmente prevedere delle varianti, per cui è sempre molto importante leggere attentamente le indicazioni del bando (se non l’hai ancora visitata, leggi la pagina su come leggere il bando di concorso cliccando qui). Le varianti normalmente contengono delle normative specifiche, quali possono essere quelle relative allo stato civile, l’anagrafe o determinati regolamenti del singolo comune; più raramente sono presenti alcuni argomenti di Diritto Civile.
La parte più consistente del programma è sempre quella di Diritto Amministrativo. Su questo dobbiamo fermarci un attimo. Considera che l’esame universitario corrispondente prevede un testo base che sfiora le 1500 pagine; si tratta quindi di una materia lunga e complessa. Se hai dimistichezza con il diritto in generale, anche se non hai fatto l’esame, un testo universitario può essere la scelta giusta, se non è così, la preparazione ti richiederà un pò più di tempo ed applicazione. In commercio trovi facilmente dei testi sintetici delle varie case editrici (Simone/edises/nel Diritto ecc..); possono andare bene, ma spesso la sintesi va a discapito della chiarezza. Per questa ragione un corso può essere la scelta giusta.
Il Diritto Amministrativo è composto di una parte generale e molte parti speciali.
La parte generale comprende
- l’organizzazione amministrativa: amministrazione centrale, enti pubblici, enti locali e loro rapporti. Qui è essenziale anche avere un’idea precisa della disciplina del Titolo V della costituzione (da cui ti conviene partire). Per questa ragione, ti conviene prima avere una conoscenza di base di Costituzionale prima di cominciare. Se il concorso è in un ente locale, questi argomenti sono particolarmente importanti.
- l’attività amministrativa: che riguarda provvedimento, procedimento amministrativo, l’autotutela e tutti gli argomenti connessi. Questa è la parte ‘centrale’ che proprio non puoi non sapere, anche perché una buona parte delle domande dei concorsi riguarda questi argomenti.  Qui conta molto la capacità di collegare le nozioni per poter essere efficaci nelle prove
- Il personale, i contratti, i beni. Dei tre argomenti quello più impegnativo è il secondo: i contratti pubblici sono
Può capitare che il programma comprenda alcune discipline settoriali, come ad esempio lo stato civile o  i contratti.
Anche sulla parte di  Contabilità va fatta qualche considerazione.
Non si tratta di contabilità aziendale ma appunto di contabilità pubblica, che va studiata a parte. Certo, competenze di contabilità aziendale sono utili (ma in realtà non del tutto indispensabili) per capire, ma niente di più. La contabilità pubblica ha infatti regole e principi propri. Ed è a tutti gli effetti una materia giuridica.
Negli ultimi anni la contabilità pubblica ha subito una profonda evoluzione, chiaramente legata due fondamentali fattori: la ricerca di una maggiore efficienza nell’uso delle risorse pubbliche e la necessità di armonizzare i sistemi contabili della complessa rete di enti locali e centrali.  E’quindi importante capire che:
- Le due materie non vanno studiate come se appartenessero a diversi ambiti, ma collegando l’una all’altra
- Benché più breve e compatta del diritto Amministrativo, anche contabilità pubblica merita attenzione e comprensione dei suoi concetti di fondo
- Gli aspetti relativi al bilancio sono profondamente legati al sistema degli enti locali, che va quindi studiato prima di affrontarli
COME AFFRONTO LO STUDIO
Per rendere lo studio più efficace, è assolutamente meglio finire prima Diritto Amministrativo per poi passare a Contabilità , specialmente se il concorso è per un ente locale. Questo perché la contabilità è legata da una parte alle regole dell’attività amministrativa  –  che devi conoscere per poterti orientare, dall’altra appunto a alle regole che presiedono tutto il sistema degli enti locali. Senza una visione generale di Diritto Amministrativo quindi la fatica di comprendere le regole contabili è molto maggiore.
Ci sono due errori da non fare: pensare di imparare tutto a memoria e pensare di fare solo i quiz. Semplicemente non funziona. Quindi predisporsi a metterci impegno e il giusto tempo. Il diritto è una materia con una sua logica, che va appresa in modo intelligente.
Per avere un’idea del tipo di quiz che dovrai affrontare, e per verificare la tua preparazione, trovi i qui quiz di contabilità e qui i quiz di amministrativo.Â
In particolare per la sezione di Amministrativo, un pò di organizzazione è utile, proprio perché è un lavoro lungo. Se vuoi qualche consiglio sul programma e l’organizzazione, può essere dare uno sguardo a questo video e agli altri del canale. Anche un corso istruttore amministrativo contabile può essere utile: facilita lo studio e lo  rende più veloce ed efficace.
Un testo di riferimento è sempre una buona idea. Ci sono molte case editrici specializzate nel cui catalogo potrai trovare:
- testi dedicati ai singoli concorsi, cioè testi che l’editore ha editato ad hoc. Spesso questi testi contengono una scelta di argomenti molto completa, perché siano utili per le varie prove del concorso: preselettiva, scritta ecc.. Fai attenzione quindi ad affrontare nel testo gli argomenti indicati per le singole prove, perché potrebbero essere differenti tra loro
- testi generici, cioè compendi delle singole materie o testi dedicati alla figura professionale in sé. Anche qui, attenzione alla corrispondenza materie delle prove / argomenti del testo
In ogni caso, il modo migliore per scegliere un testo è leggere almeno un pò di pagine per vedere se risulta chiaro. Scegliere un testo che non va bene per noi può essere molto demotivante e rovinare il risultato finale.
In questa pagina trovi un approfondimento sui libri per i concorsi.
QUANTO TEMPO CI VUOLE PER PREPARARSI
I tempi naturalmente sono soggettivi e dipendono da una serie di fattori: il background di studi, il tempo a disposizione per studiare ecc. Nei concorsi per istruttore amministrativo, mediamente un arco di tempo tra tre e sei mesi è quanto serve.
Oltre allo studio, è importante anche l’allenamento alla prova. Se è una prova a risposta multipla, ricordati che puoi allenarti con il nostro simulatore. Se la prova è a risposta sintetica, trovi qui alcuni suggerimenti e qui invece dei quesiti già utilizzati.
Se clicchi qui puoi trovare tutte le informazioni sul nostro simulatore gratuito e come utlizzarlo.
QUALE VANTAGGIO MI DA' UN CORSO
Il vantaggio di un corso (il nostro si chiamo appunto istruttore amministrativo contabile) è fondamentalmente quello di rendere lo studio più veloce e preciso. Probabilmente tutto si può imparare e capire anche da soli, ma non con lo stesso tempo e gli stessi risultati.
Oltre a rendere la comprensione più veloce e facile, infatti, un corso organizza il lavoro, la sequenza degli argomenti da affrontare e mette in luce le connessioni tra gli argomenti.
Trovi qui tutte le informazioni sul nostro corsoÂ


